THE VANISHING OF PATÒ
Director: Rocco Mortelliti
Cast: Nino Frassica, Maurizio Casagrande, Neri Marcorè, Flavio Bucci, Danilo Formaggia, Roberto Herlitzka, Gilberto Idonea, Simona Marchini, Alessandra Mortelliti, Francis Pardeilhan
Plot
Rocco Mortelliti’s adaptation of Andrea Camilleri’s novel set in Sicily starts as a simple detective story, but eventually grows into an incisive social commentary on Italy’s class system and the true nature of power.
It’s 1890 and as the town enjoys its traditional re-enactment of the Passion of Christ, local banker Antonio Patò (Marcoré) disappears after his mock hanging playing the role of Judas. A Sicilian Carabiniere, Marshal Giummaro (Nino Frassica) and a Neapolitan police officer, Inspector Ernesto Bellavia (Casagrande) are forced to work together to solve the case quickly.
Patò is considered above reproach by the entire community and is well connected. Is Patò dead or hiding?
The case appears to be solved. However, the much awaited truth burns in the hands of the investigators: the final report presented to the authorities triggers a wave of panic that reverberates from Rome all the way to Sicily’s hinterland, through telegrams, messages and threats.
Meanwhile, a poem scrawled on a wall purports to explain why Patò’s demise was eerily similar to that of the man who betrayed Jesus.
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Trama
L’ambientazione storica del film e la trama si rifanno a quella del romanzo che si svolge nel 1890. È antica tradizione del paese di Vigata che il Venerdì della Settimana Santa che precede la Pasqua, venga allestita la sacra rappresentazione del “Mortorio”, antico dramma della Passione di Gesù.
I personaggi della Passione sono scelti tra gli stessi paesani e tra questi quello che ricoprirà il ruolo più odioso, quello di Giuda, sarà interpretato ancora una volta, come ormai è abitudine, dal ragioniere Patò, padre di famiglia conosciuto per la sua condotta integerrima di funzionario della banca della cittadina.
Il pezzo forte della rappresentazione è la scena in cui il ragioniere-Giuda, dopo aver tradito Cristo, si suiciderà andando all’Inferno e scomparendo dal palcoscenico tra fiamme e fumo attraverso un’apposita botola. Al termine del “Mortorio” però il ragioniere Patò sembra essere davvero sparito nel nulla e inutilmente il delegato di polizia, Ernesto Bellavia, e il maresciallo dei Reali Carabinieri, Paolo Giummaro, competono tra loro nella ricerca del Patò-Giuda scomparso.
Col passare del tempo in paese incominciano a girare voci sui motivi della sparizione e una poesiola apparsa su un muro fa ipotizzare che Patò abbia fatto la stessa fine di Giuda.
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